Mentre poggio il cappello sul tavolo mi chiedo se verranno, se risponderanno all’appello, confido nel cuore delle donne, confido nella loro risolutezza, e so che loro verranno. Busseranno alle nostre porte e offriranno quello che possono, come possono. So che loro verranno consapevoli della fatica che le aspetta e di cui non sentiranno il peso, animate dalla volontà di far parte a questo grande cambiamento, sopporteranno la maldicenza di chi le vuole rinchiuse nelle stanze a ricamare merletti.
E’ da tempo che ho abbandonato l’ago pei merletti usandolo, nel cuore di Parigi, per cucire lo stendardo della fratellanza da mettere sul petto, per cucire questa bandiera di libertà.Mi tolgo la cappa.
Appoggio il volantino sul tavolo, ormai è affisso su ogni porta di Roma.
Roma, 28 aprile 1849
Stanno arrivando, le ceste piene di biancheria e di filacce.Le guardo.
Guardo le loro facce.
I loro vestiti.
Le loro mani.
Stanno arrivando
In vestiti
D’ordinanza
In vestiti d’eleganza
Sono donne
Madri
Mogli
Sorelle
Figlie
Sono donne di Roma
E sono pronte
Per arginare il sangue
Per lenire ferite
Per curare il male di ogni uomo
Perché ogni uomo è il padre,
ogni uomo il marito
ogni uomo il figlio
il fratello, l’amico, l’uomo amato
e anche il nemico
perché nella sofferenza esiste soltanto l’uomo
AUGURI A TUTTA L'ITALIA CREATIVA e GRAZIE per il premio
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